Il coraggio di cambiare

Flint castle, Flintshire, North Wales

Se ti spaventa, potrebbe essere una buona cosa provare.

— Seth Godin

Quante volte abbiamo detto (o sentito qualcuno dire): vorrei poter mandare aff****lo tutto e tutti e andarmene via!

La domanda è: chi ce lo vieta?

Nessuno, in teoria. Specie se non ci sono famiglia, compagno/a o lavoro a fermarci. Eppure qualcosa lo fa, dal momento in cui restiamo dove siamo fino a logorarci: la paura di uscire dalla nostra zona di comodo. Spesso questo coincide con il rinunciare a mettere il nostro benessere prima di tutto.

Perciò dal 2020 ho fatto del zompare fuori da quest’infame barricata mentale auto-imposta la mia missione.

Dopo aver dovuto rivedere le carte in tavola diverse volte, negli ultimi due mesi, ed essermi ritrovata a dover prendere decisioni importanti da una settimana all’altra, ho detto basta: basta mettere tutto il resto prima del mio benessere, basta intrappolare il pensiero nelle reti dell’abitudine, farmi prendere dal dubbio e dalla paura di cambiare. Insomma: basta evitare di buttarmi.

Senza buttarsi, senza lanciarsi a occhi chiusi e con lo stomaco serrato dalla paura, infatti, a volte si rischia solo rimanere dove si è. E dove si è, spesso, non è un posto, sia esso mentale o fisico, che ci rispecchia più o che ci permette di crescere, di espandere i nostri orizzonti, di imparare. A volte restiamo dove siamo soltanto perché ci siamo abituati, e l’abitudine ci fa sentire al sicuro, protetti; non richiede un ulteriore dispendio di energie, mettersi a pensare come cambiare, dove andare, cosa rischiare; ci basta continuare a trascinarci come abbiamo sempre fatto, coccolati dalla sicurezza della nostra routine.

La più grande avventura che tu possa mai intraprendere è vivere la vita dei tuoi sogni.

— Oprah Winfrey

Ecco, per me tale sicurezza da qualche tempo è diventata un cappio al collo. Nell’ultimo anno e mezzo, da quando ho intrapreso la strada in salita del volermi mettere in proprio (e studiare come una matta per ottenere le qualifiche necessarie, continuando nel frattempo a lavorare a tempo), mi sono resa conto che il posto in cui vivo dal 2009, per quanto assurdo possa essere parlare in simili termini di una metropoli come Manchester, mi è diventato stretto.

Holyhead lighthouse, Anglesey, Wales

Sì, Manchester offre di tutto e di più, in ogni senso possibile. Per me, però, la maggior parte delle volte queste offerte sono distrazioni, appetibili richiami verso attività ed esperienze e posti che allontanano dal mio obiettivo finale. Ho capito che, a meno di andarmene, rischio di veder scivolare via altri dieci, vent’anni prima di accorgermi di non aver fatto nulla di quanto previsto nel piano d’azione per il mio futuro.

La cosa più pericolosa che puoi fare nella vita è giocare sul sicuro.

— Casey Neistat

Perciò ho preso alla lettera la frase da me stessa ripetuta fino a consumarla, e deciso di mandare a quel paese (quasi) tutto, di andarmene. Andarmene in un posto che mi permetta di esplorare zone nuove nel tempo libero, conoscere nuove persone, restando allo stesso tempo ad un tiro di schioppo dalle amicizie, poche ma buone, rimaste al mio fianco per tredici anni. Andare laddove il paesaggio riscalda il cuore e gli occhi non stanno al passo con le bellezze ruvide della natura selvaggia, dove il calore genuino dei locali rende sopportabile anche la peggiore delle giornate, non intaccate da una vita metropolitana fatta di giornate a mille all’ora, che stancano e rendono un po’ spocchiosi e imbruttiti, facendo perdere la voglia del contatto umano, quello vero. Il mare e la montagna, il grido dei gabbiani e il volo goffo delle pulcinelle di mare, l’oziare delle foche sugli scogli, la brezza che scompiglia i capelli e appiccica il sale sulle ciglia nelle corse in spiaggia, mentre il vento dispiega bandiere bicolore da cui parte il ruggito silente del rosso drago rampante del Cymru: il Galles.

Flint beach, Flintshire, North Wales

Fino a due mesi fa stavo re-imparando un’altra lingua, studiando una cultura nuova, cercando casa e lavoro in un altro paese, salutando posti a me cari di Manchester e dell’Inghilterra ogni volta in cui me se ne presentava l’occasione, incerta su se e quando li avrei rivisti. Fino a due mesi fa ero pronta a separarmi dalla terra che mi ha accolta e vista crescere negli ultimi tredici anni. A volte, però, la vita ci cambia le carte in tavola da un giorno all’altro, forse per metterci alla prova, o forse per farci reagire, per scuoterci, convincerci a cambiare qualcosa, per rimetterci sulla strada giusta evitando di farci perdere altro tempo crogiolandoci in scuse, spiegazioni vuote, quando a frenarci è solo la paura.
Alla fine, quindi, non lascerò quest’isola, non per ora, ma mentalmente mi ero ormai preparata a salutare Manchester ed è quello che sto facendo.

È ora di dire addio, ma penso che gli addii siano tristi, e preferirei di gran lunga dire ciao. Ciao a una nuova avventura.

— Ernie Harwell

La domanda che ti pongo ora è: se i soldi non fossero un problema, se non avessi limitazioni di alcun tipo, dove saresti e cosa faresti?

È una domanda che spalanca le porte sul regno delle possibilità e vorrei che te la ponessi senza farti frenare dai ma o dai se. Per un momento, uno soltanto, chiediti: cosa faresti se fossi libero (o libera) di scegliere di essere chi vuoi o fare quello che più ti sta a cuore? Saresti ancora dove sei adesso, staresti ancora facendo quello che fai?

Scrivilo, butta giù tutto quello che ti viene in mente, anche le idee più assurde o insensate. Nessuno deve leggere questa lista, solo tu. E una volta che avrai terminato il brainstorming con te stesso/a, isola dalla lista quelle idee fattibili, idee la cui mancata attuazione è dovuta soltanto alla paura di provarci. Qual è la prima cosa da fare per incamminarti verso la realizzazione di quell’idea? Falla, vedi dove ti porta. Un viaggio di mille miglia comincia con un semplice passo.

Qual è il primo da compiere, nel tuo caso, per metterti sulla strada giusta?

Anglesey, North Wales

Perché te ne vai? In modo che tu possa tornare. In modo che tu possa vedere il luogo da cui vieni con nuovi occhi e colori extra. E anche la gente lì ti vede in modo diverso. Tornare da dove sei partito non è la stessa cosa che non partire mai.

— Terry Pratchett

“Il Grido dei Narcisi” in libreria a dicembre 2021

È ufficiale! Grazie al supporto di voi lettori, il mio primo romanzo, Il Grido dei Narcisi, a dicembre sarà nelle librerie! Prenotate già oggi la vostra copia su https://bookabook.it/libri/grido-dei-narcisi/ ☺️